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giovedì 4 luglio 2019

Blog Tour - PLAYLIST Se potessi ti cancellerei


Buongiorno Fanbooks, oggi nuovo blog tour con la tappa Playlist.
Il libro è Se potessi ti cancellerei di Francesca Baldacci, l'8 luglio parteciperò anche al review party con la recensione del volume quindi tenetevi aggiornati.








YOUR SONG – ELTON JOHN 

Virginia rivisse attimo per attimo l’abbraccio, il bacio delicato che era seguito. Le parve perfino di sentire i profumi che pervadevano l’aria, intorno, ascoltare le canzoni che arrivavano dal juke-box poco lontano. Qualcuno aveva scelto il brano di Elton John che le piaceva tanto, Your Song, e che sembrava ben accompagnare quel momento di felicità totale.Canticchiò il ritornello con il sorriso sulle labbra, scuotendo lievemente il capo. 
PICCOLO UOMO – MIA MARTINI

Stefano De Foschi. Il primo anno, in quarta ginnasio, lo considerava orrendo, oltre che antipatico, proprio come il suo degno amico. Poi le cose erano un po’ cambiate.
A quindici anni si era innamorata pazzamente di lui, ma in gran segreto. Se ne vergognava. Ascoltava Piccolo uomo, e si sentiva tanto piccola donna, con quel sogno nel cuore.In seguito le era passata, ma qualcosa era rimasto dentro, nel corso di quegli anni di liceo. Soprattutto adesso, già.Non avrebbe saputo come definire la successione degli eventi. Lui aveva iniziato a guardarla con gli occhi socchiusi, in un modo che la metteva in imbarazzo. Perfino quando erano interrogati assieme (accadeva spesso, del resto), e le stava di fronte fissandola con una sfacciataggine inaudita. In quei momenti le sembrava perfino che esistessero solo loro due…

RAINDROPS KEEP FALLIN’ ON MY HEAD  - BJ THOMAS

Intanto le note di Say A Little Prayer avevano lasciato il posto a quelle di Raindrops Keep Falling On My Head, e Vittorio chiamò in causa De Foschi.
«Perché la critica letteraria ha sempre stroncato i romanzi di Ginny Morelli?» cominciò.
Su questo Stefano era preparatissimo, si aspettava una simile domanda e aveva già pronta la risposta. Quel Righetti mancava un po’ di originalità.
«Premetto di non essere l’unico ad avere una simile opinione. E le mie stroncature non vanno solo ai romanzi della mia ex compagna di classe, ma di solito anche a tutto il genere.»
Di solito, appunto. Non sempre…
questa volta Virginia lo guardava fisso, con un bel po’ di sarcasmo negli occhi…

BELLA SENZ’ANIMA – RICCARDO COCCIANTE

Inserì nel mangianastri la musicassetta che si era preparata, con le canzoni più belle, quelle che le ricordavano l’ultima annata scolastica, la preparazione agli esami e gli incontri quasi surreali con Stefano.Dubitava che potesse continuare. Con la testa che si ritrovava lui!
Dopo la maturità non l’aveva più chiamata, neppure una volta. E dire che il tempo c’era stato.
Mentre nell’aria si diffondevano le note di Bella senz’anima di Cocciante, Ginny pensò che forse era davvero anche lui un bello senz’anima. O, come sosteneva Eleonora, “tutto muscoli e niente cervello”. Eppure Virginia era convinta che non fosse proprio così: e che magari sarebbe bastato che uscisse da quella specie di ragnatela che gli avevano costruito attorno i compagni di bisbocce.
 
SABATO POMERIGGIO – CLAUDIO BAGLIONI

«Scusa, Guido... avrei una richiesta da farti. Puoi mettere Sabato pomeriggio di Baglioni, per favore?»
A Stefano non costava più di tanto, una richiesta del genere. Guido era un suo vecchio amico da anni. E in fondo non gli creava problemi, qualche volta, confondersi tra la gente, senza ergersi per forza a divo. Anche se al suo fianco c’era una donna come Arianna.
«Come no! Certo! Vuoi anche fare una dedica? Alla tua dolce damina?» scherzò.
«No, no. Nessuna dedica» rispose brusco Stefano.

ONE OF THESE NIGHTS - EAGLES

“Sei uno schianto. È una gioia averti qui”, Arianna ripeté dentro di sé quelle parole: non sembravano nemmeno sue. Ma dove le aveva pescate? Dentro l’involucro di qualche cioccolatino?
La tristezza non passava. Nemmeno al brano successivo, un pezzo degli Eagles che le piaceva un sacco, One Of These Nights.
 
PAROLE PAROLE – MINA

Da lontano arrivavano le note del locale: l’inconfondibile voce di Mina con la sua Parole parole, insieme ad Alberto Lupo.
«Senti? Non so capire se queste canzoni mi fanno sentire una ragazzina come allora. Oppure decrepita.»«Sei a caccia di complimenti? Certo che ci fanno sentire ragazzini. Con questa luna sul viso, poi...»«E il mare... anche se sembra davvero un pozzo nero, adesso. Nero d’inchiostro.»Restarono in silenzio. Ad ascoltare la musica lontana, lo sciabordio delle onde che arrivavano sino a loro, incessante, e i loro pensieri intrecciati.

Un bacio
-Alice
@books_myloves_fangirl

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